[A] Sul rilievo che assume la mancata tempestiva contestazione da parte dell’Appaltatore, in sede di verbale di sospensione ovvero di ripresa dei lavori, dei presupposti giustificativi del provvedimento di sospensione dei lavori ove si faccia questione della risoluzione di contratto d’Appalto pubblico per inadempimento della Stazione Appaltante per illegittima disposizione o protrazione della sospensione dei lavori. [B] Sulla rilevabilità della decadenza dell’Appaltatore dal diritto di proporre riserve e sull’onere probatorio posto in capo alla Stazione Appaltante circa i fatti posti a fondamento della suddetta decadenza. [C] Sulla differente disciplina applicabile alla risoluzione del contratto per sospensione dei lavori disposta dall’Amministrazione nel caso in cui essa avvenga per fatto imputabile alla Stazione Appaltante e nel caso in cui essa sia invece legittima ab origine e si sia protratta altrettanto legittimamente. [D] Sull’individuazione delle ragioni di pubblico interesse o necessità che legittimano l’ordine di sospensione dei lavori: in particolare, sulla sospensione dei lavori determinata dalla mancanza delle autorizzazioni amministrative necessarie per l’esecuzione dei lavori.
SENTENZA N. ****
[A] Va, intanto, premesso che “In tema di appalto di opere pubbliche, ogni qualvolta si faccia questione della risoluzione del contratto per inadempimento dell'appaltante (o, in generale, dell'invalidità del contratto o della sua estinzione), la relativa domanda, arbitrale o giudiziaria, non è soggetta alla decadenza previs...